Una delegazione argentina in visita alla Masseria del Duca

Pubblicato il 20 Set 2012 in Comunicati Stampa e News

La collaborazione tra l’Università di giurisprudenza di Taranto e la prestigiosa università di Buenos Aires, ha portato una delegazione argentina in visita a Taranto per studiare i problemi e le possibili soluzioni che riducano l’inquinamento. Tappa fondamentale di questo scambio di esperienze e competenze è stata la visita alla Masseria del Duca, la prima azienda agricola in Puglia ad essersi dotata di un impianto di biogas che funziona grazie alla fermentazione anaerobica degli scarti aziendali. I visitatori capeggiati dall’ing. Fernando Raffo, Ministero dell’Ambiente della Provincia argentina di Entre Rìos, dal dr. Oscar Squivo segretario generale della Commissione Tecnica di Salto Grande (l’Ente binazionale di gestione dell’Acqua e dell’Energia idroelettrica), dal Dr. Federico José Lacava Prorettore Universidade di Conception del Uruguay e dall’ing. Alberto Alcain Coordinatore delle energie alternative del Governo di Entre Rìos, sono rimasti visibilmente colpiti dalla bellezza architettonica della storica masseria di epoca medievale dalle colline ricoperte di ulivi secolari che la circondano. Lo stupore per tanta bellezza, è diventato attento interesse quando hanno potuto vedere e toccare con mano l’impianto di biogas, unico esempio in provincia di Taranto di eco-sostenibilità che produce zero scarti e zero emissioni nocive nell’ambiente. Un esempio in forte contrapposizione con la realtà tarantina deturpata da troppo inquinamento che segna una strada diversa: produrre rispettando e salvaguardando l’ecosistema. Una soluzione che potrebbe essere ottimale anche per una terra come l’Argentina con sterminate distese agricole e grandi allevamenti avicoli e con il problema di dover smaltire questi rifiuti immettendoli nell’ambiente. Dopo un breve giro che oltre alle bellezze architettoniche e paesaggistiche, ha mostrato la viva realtà aziendale che ad oggi comprende un allevamento di 250 capi di frisone italiane il cui latte viene lavorato nel caseificio aziendale, la coltivazione di 40.000 ulivi secolari con annesso frantoio e centro di imbottigliamento e l’allevamento avicolo di 120.000 capi con il relativo centro di imballaggio delle uova, ci si è soffermati in particolar modo sul moderno impianto di biogas e sulle enormi potenzialità derivanti dallo sfruttamento di questa tecnologia in un territorio come quello pugliese storicamente votato all’agricoltura. Nel corso della visita non sono mancati spunti comparativi tra la realtà pugliese e quella argentina che hanno fatto emergere la similitudini e soprattutto le differenze, quella più significativa, ha riguardato l’allevamento avicolo infatti, i partecipanti sono rimasti sbalorditi dal fatto che in prossimità di un allevamento così imponente non si sentisse quell’acre odore caratteristico della pollina. Il dott. Gianpaolo Cassese, amministratore della Società Agricola F.lli Cassese e cicerone d’eccezione, ha spiegato loro che ciò è possibile perché l’allevamento avicolo della Masseria del Duca è l’unico al mondo ad essere interamente piastrellato e sanificato ogni giorno, una scelta più dispendiosa ma necessaria per aumentare il benessere dei capi ma soprattutto per fornire un prodotto di eleva qualità e salubrità. La visita si è conclusa con una degustazione dei prodotti della masseria tra cui molto apprezzato è stato il Don Carlo prodotto nella Masseria del Duca dal 1600 insieme alle tipiche burrate pugliesi, giuncate, mozzarelle, pampanelle e stracciatella, un modo molto gradito di far conoscere la Puglia anche attraverso i suoi sapori. Congedandosi e complimentandosi per il lavoro svolto, il Ministro dell’Ambiente ha invitato il dottor Cassese in Argentina per fornire una consulenza sulla sua esperienza sul biogas per poter replicare questa best practice anche nel suo paese.