Biogas e Biometano in Puglia, interessante Workshop in masseria
“Dal biogas al biometano: idee ed esperienze per nuove filiere per le agrienergie” è stato il tema del Workshop organizzato dalla Scuola EMAS ed ECOLABEL della Regione Puglia (SEEP) presso la Masseria del Duca dei F.lli Cassese a Crispiano (Taranto), tra le prime aziende agro zootecniche in Puglia ad essersi dotata di un impianto di biogas alimentato unicamente con scarti e sottoprodotti aziendali. Una giornata che per certi versi può definirsi storica per quanto riguarda il biogas in Puglia. È stata la prima volta, infatti, che tutti gli attori principali del settore si sono incontrati per confrontarsi fra loro. Dagli imprenditori titolari degli impianti pugliesi, ai funzionari, dirigenti del settore ambientale e dell’Arpa della Regione Puglia, all’Università di Bari, al Consorzio Italiano Biogas, agli imprenditori che si apprestano ad investire nel settore. Il tutto alla presenza del neo Assessore alle Politiche Agricole e Forestali della Regione Puglia, Fabrizio Nardoni.
Ad aprire i lavori al cospetto di una sala gremita in ogni ordine di posto, il prof. Gian Maria Gasperi, Direttore Scientifico della SEEP che, salutando gli intervenuti si è soffermato nei ringraziamenti alla Società Agricola Fratelli Cassese, ospite dell’iniziativa e titolare dell’impianto di biogas realizzato presso la Masseria del Duca che, di recente, ha ricevuto il primo premio del Concorso nazionale “Migliori Pratiche BioEnergy 2013″ di Legambiente. La parola, infatti, è subito passata al dott. Gianpaolo Cassese, amministratore unico della società, che dopo un particolare ringraziamento all’Assessore Nardoni, ha presentato l’azienda e la sua multifunzionalità attraverso la proiezione della puntata di Linea Verde girata pochi mesi fa in masseria. Gli ha fatto eco lo stesso Assessore Fabrizio Nardoni che si è detto pronto ad utilizzare l’esempio della Masseria del Duca come modello di sviluppo per l’intero territorio pugliese. Dopo aver elencato il suo programma politico proiettato al rafforzamento del Marchio di Puglia, l’Assessore Nardoni si è reso disponibile allo sviluppo di nuove strategie che puntino al rinnovamento del settore agricolo pugliese, tra cui quelle legate alla promozione delle agrienergie.
Come da programma, la mattinata è proseguita con una visita diretta all’impianto non senza prima ammirare la bellezza della corte medievale della Masseria del Duca e della Chiesa settecentesca affrescata dal Carella. Le oltre 120 persone registrare all’evento, divisi in 5 gruppi, hanno potuto toccare con mano quello che oramai è il più noto impianto di biogas in Italia. Un modello di sviluppo sostenibile per tutto il territorio jonico.
Al rientro in sala ha ripreso la parola il dott. Cassese che ha parlato dei risvolti positivi di tale, importante investimento, lasciando al pomeriggio gli aspetti critici. «Il biogas agricolo è la vera fonte di energia rinnovabile – ha esordito il dott. Cassese – in quanto non è intermittente come le altre fonti e quindi può sostituire totalmente l’energia da fonti fossili, rinnova il possibile impatto ambientale delle produzioni in energia pulita ed in fertilizzante utile all’agricoltura biologica e soprattutto svolge un vero e proprio ruolo sociale, sia per i risvolti positivi in termini ambientali sia perche contribuisce a migliorare il reddito delle aziende agricole e con esso quello dell’intero territorio».
Al tavolo dei relatori, in qualità di moderatore, il prof. Massimo Monteleone dell’Università degli Studi di Foggia e Coordinatore Progetto FP7 – STAR Agro Energy che, dopo una breve sintesi sullo stato dell’arte del biogas in Puglia ha introdotto il dott. Cosimo D’Onghia di Bioenergy Italia che ha parlato dei sistemi tecnologici alimentati da fonti energetiche rinnovabili senza tralasciare gli aspetti normativi salienti, tra cui il DM del 6 luglio 2012. Sin dal primo intervento era emerso che a causa della eccessiva burocratizzazione e di altri cogenti aspetti tra cui la saturazione virtuale delle linee elettriche emergevano le difficoltà nell’investire ancora nel biogas agricolo per la produzione di energia elettrica. Per questo, l’intervento del dott. Lorenzo Maggioni del Consorzio Italiano Biogas e tra i massimi esperti italiani di biometano, ha assunto un ruolo cruciale. Il biometano, da prospettiva futura ai primi esempi già in essere, in attesa di un decreto che ne incentivi la diffusione.
Quello che doveva essere il light lunch si è trasformato in un bel momento conviviale con la degustazione dei numerosi prodotti aziendali, dove non poteva mancare il formaggio Don Carlo, Menzione Speciale al Cibus di Parma come miglior formaggio di fattoria.
Dopo l’apprezzato momento di ristoro sono proseguiti i lavori con gli interventi molto appassionanti derivanti dal confronto diretto di tutti gli operatori pugliesi: Gianpaolo Cassese nelle vesti di padrone di casa, Paolo Leccisi per il Gruppo TERRAE di Surbo, Massimo Borrelli per A.R.T.E. di Trinitapoli, Antonio Paolo per il Gruppo Caione (in sala anche Antonio Caione) e Michele Ruberto per la Società Agrispes di Manfredonia. Un coro all’unisono, tutti stremati dall’asfissiante burocrazia, dagli iter autorizzativi tortuosi, dalle enormi difficoltà ad interloquire con gli enti locali, ai debilitanti rapporti con l’Enel nella doppia veste di gestore di rete e player produttivo, senza trascurare gli ostacoli talvolta insormontabili delle connessioni degli impianti. Alla luce delle recenti normative ed in particolare con l’inserimento del Registro per le connessioni del Gestore dei Servizi Elettrici, mixate alle lungaggini burocratiche e alle saturazione delle linee, proseguire nel biogas agricolo per energia elettrica, tranne rare eccezioni, è quasi impossibile. Il biometano, sempre che venga supportato da una nuova politica energetica che guardi ai risvolti positivi di tale settore, rappresenta oramai l’unico possibile futuro.
L’intervento conclusivo è stato lasciato all’ing. Antonello Antonicelli, Direttore Area Ambiente della Regione Puglia che ha seguito con estremo interesse tutto il dibattito e, senza sottrarsi al confronto, si è reso disponibile a dialogare con gli operatori per individuare quegli strumenti che possano favorire l’insediamento di impianti giustamente dimensionati e di filiera cortissima, utili a premiare comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale.
Le foto della giornata:
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